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Le tecnologie BIPV (Building Integrated Photovoltaics) permettono di integrare le risorse energetiche rinnovabili (RES) nell’involucro edilizio, grazie a prodotti che sostituiscono I tradizionali materiali da costruzione e allo stesso tempo producono energia elettrica, permettendo di sfruttare il potenziale solare sia dei tetti che delle facciate. Lo sviluppo di queste tecnologie innovative permette di bilanciare al meglio i diversi livelli di integrazione: tecnologica, energetica ed estetica.
Nell’ambito del progetto BIPV meets history è stato organizzato un workshop all’interno della conferenza internazionale Sustainable Built Heritages – SBE 21, tenutasi in modalità virtuale dal 14 al 16 aprile 2021. Il workshop si proponeva di mettere a fuoco da un lato gli aspetti multifunzionali dei prodotti BIPV, presentando le tecnologie disponibili sul mercato, le loro caratteristiche e i criteri principali per la loro integrazione in architettura; dall’altro, di fornire gli elementi essenziali per un approccio progettuale integrato, che possa coniugare aspetti funzionali, energetici ed estetici, attraverso la presentazione di un caso studio esemplare.
In particolare, partendo dall’analisi dei vincoli architettonici e paesaggistici per ogni tipologia edilizia presente nel contesto di studio, il workshop ha affrontato il tema della definizione dei profili di domanda elettrica, fondamentale per ottimizzare l’abbinamento tra energia richiesta dall’edificio ed energia prodotta dallo stesso, massimizzando l’energia auto-consumata. A questo proposito, durante il workshop è stata approfondita una metodologia che fa uso di tecniche di clustering basate sulle caratteristiche degli utenti e tipologie edilizie. Da un punto di vista tecnologico, sono state presentate e esplorate le potenzialità e le barriere per l’utilizzo di BIPV colorato in architettura, fornendo un’ampia panoramica dei prodotti disponibili sul mercato e delle loro caratteristiche funzionali, estetiche e di produzione energetica. In conclusione, è stata presentata una metodologia integrata per perfezionare l’abbinamento tra energia richiesta ed energia prodotta dall’edificio, attraverso un’ottimizzazione tecnico economica che ha esplorato diversi scenari progettuali.
Il workshop è stato seguito da 146 partecipanti provenienti da 28 paesi. Il tema dell’integrazione di impianti fotovoltaici in contesti sensibili ha suscitato interesse nel pubblico, con il quale si sono discussi e approfonditi temi quali: le strategie per migliorare l’accuratezza della metodologia per lo sviluppo della domande energetica, l’importanza di considerare possibili cambi di destinazione d’uso del manufatto nel tempo durante la progettazione di impianti che si servono di fonti di energia rinnovabile, l’analisi del ciclo di vita e la riciclabilità dei prodotti innovativi presenti sul mercato, nonché la loro affidabilità.